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all around greens


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Fiori di rabarbaro.

In questo periodo il rabarbaro può andare in fiore. Questo fenomeno va però a discapito della produzione di foglie e quindi di gambi che sono invece il target della sua coltivazione.

Quando si presentano i boccioli si devono subito asportare e somministrare alla pianta azoto in modo da spingerla a produrre foglie e non fiori, cosa che avviene se si somministrano potassio e fosforo.

 

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before and …

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after cutting.


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Pineapple sage is flowering.

Here photos of Pineapple sage or Tangerine sage full of flowers.

Its flowers are deep red and tubular shaped. They are attractive to hummingbirds and butterflies and offer drops of  nectar to insects before winter arrives.

 

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Humulus lupulus.

Luppolo comune, Ligaboschi – English name: Hop, Common hop – French name: Houblon – German name: Hopfen

E’ una pianta perenne e dioica (cioè esiste la pianta maschile e quella femminile ben distinte), la sua radice è costituita da un rizoma carnoso e ramificato, quasi elastico, marrone e staernamente e biancastro nel suo interno.

In primavera i nuovi fusti emergono dal terreno (possono raggiungere anche i 7 metri) , ed essendo incapaci di rimanere eretti si avvinghiano a tuto ciò che li circonda rimanendovi ancorato grazie alle ‘spine’ che ricoprono i suoi tralci.

Le foglie sono dotate di picciolo, portate opposte e divise in lobi ellittici con margine dentellato.

I fiori maschili sono raggruppati in pannocchie pendule, provvisti di cinque petali biancastri, all’apice dei rami, mentre i fiori femminili  sono posti a due a due, all’ascella di brattee fogliacee  riunite  a formare i ben noti  coni ovoidali.

Il frutto  detto Achenocono è formato da piccoli frutti di circa 3 mm, circondati dalle brattee che hanno assunto una consistenza cartacea sulla cui superficie si trovano numerose ghiandole secernenti una sostanza resinosa giallastra.

Si trova comunemente nei boschi umidi, fossi, incolti, siepi dove l’ambiente risulta fresco e il terrenoi fertile.

Dal latino Humus = terra ricca di sostanze organiche (=humus) e lupulus = lupo probabilmente per sottolineare il suo portamento e selvaggio.

Ha proprietà sedative sulla sfera nervosa e sessuale e del climaterio grazie ai principi attivi quali resina (contenente ululone) olio essenziale (mircene e umulene) e fitoestrogeni.

Appartiene alla stessa famiglia della Cannabis e presenta anch’essa effetti soporiferi e calmanti.

Aneddotti storici: si dice che chi lavorava nelle vecchie fabbriche di birra, accusava sonnolenza ed era obbligato a sospoendere il proprio lavoro periodicamente per evitare di addormentarsi.

Nell’antico Egitto e all’epoca Romana in Europa, il luppolo veniva usato per curare le malattie del fegato, i disturbi digestivi, alcune malattie femminili e come purificante del sangue.

Ancora oggi i giovani getti primaverili sono cucinati nella tradizionale frittata di Pasquetta.

Le infiorescenze femminili essiccate (i coni) vennero utilizzate nella preparazione della birra solo dal XIII secolo da Gambrinus, leggendario Re della Birra.

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Fiore femminile e fiore maschile. Differences between male and feminine flowers in Cucurbitacee.

Spesso mi chiedono perchè alcuni zucchini marciscono appena iniziano a crescere.

Spesso è semplicemente il fiore femminile che non fecondato va incontro a questo destino.

La zucchino è una pianta a fiori cosiddetti dioici cioè la stassa pianta sviluppa fiori maschili e fiori femminili ben distinti.

L’ingossamento che si trova alla base del fiore femminile altro non è che un ovario sviluppato che solo in caso di fecondazione darà origine ad uno zucchino.

La fecondazione avviene grazie agli insetti impollinatori attivi nelle primissime ore del mattino, quando cioè i fiori sono aperti. In mancanza di insetti utili si dovrà provvedere con un pennellino a ‘fecondare’ i fiori femminili passando prima in quelli maschili. Questi ultimi sono i primi a comparire e la loro ricchezza in polline attira gli insetti.

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fiore maschile con gambo liscio.

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fiore femminile con protuberanza.

Il discorso vale per tutte le cuccurbitacee: zucchini, zucche, cetrioli.


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Finocchio – Fennel

Foeniculum vulgare Mill.

Questo il suo nome botanico. Pianta erbacea , apparetiene alla famiglia delle Ombrellifere, come carota e sedano. Ne esistono due tipi: quello selvatico e quello orticolo.

In francese Fenouil, in inglese  Fennel, in spagnolo Hinojo e in Tedesco Fenchel.

Il finocchio selvatico è perenne e può raggiungere i due metri di altezza. Le sue foglie di colore verde,  ricordano l’aspetto di quelle del fieno, da cui il nome botanico di Foeniculum, mentre i fiori, raccolti in ombrelle, sono piccoli e gialli. Ma sono i suoi frutti, alchenii, che erroneamente chiamiamo semi, quelli di interesse culinario e fitoterapico.

Il finocchio coltivato (Foeniculum vulgaris var. Dulce) è invece annuale o biennale con radice a fittone molto sviluppata. Decisamente più contenuto nelle dimensioni rispetto al parente selvatico (raggiunge i 60-80 cm di altezza) è apprezzato per la grossa guaina a grumolo bianco che si sviluppa alla base.

Il grumolo è una struttura compatta costituita delle guaine fogliari biancastre, carnose ed avvolte attorno ad un piccolo fusto conico.

La raccolta dei grumoli si effettua tutto l’anno in base alla varietà (precoce o tardiva) che si coltiva e alla zona climatica (nord o sud). Non ha particolari esigenze di terreno.

La semina si effettua in semenzaio e in fase di trapianto, da fare quando le foglie definitive hanno raggiunto un’altezza di 6-7 cm, le piante vengono dislocate lungo file distanti tra loro 40 cm e sulla fila le piantine vanno poste a 30 cm tra loro. Si dice che la raccolta possa già essere effettuata dopo 90 giorni dalla semina, ma è tutto dipendente dal terreno e dal clima in cui si coltiva (stretta relazione tra questi fattori e la velocità di sviluppo della pianta, relazione decisamente proporzionale).

Le irrigazioni devono essere continue e moderatamente abbondanti per avere lo sviluppo di un bel grumulo carnoso.

La varietà orticola deve essere rincalzata un paio di volte nel corso della crescita per favorire lo sviluppo dei grumuli.

Il clima preferito è tipicamente mediterraneo, se il caldo è eccessivo sviluppa subito i fiori comportandosi come quello selvatico, quindi niente grumuli.

E’ un ortaggio invernale in quanto il freddo permette di avere grumuli più belli, e poi perchè in questa stagione (benchè il finocchio passa esserci tutto l’anno) poche sono le altrenative.

La raccolta del suo fiore (finocchio selvatico)  si effettua quando il fiore è aperto da metà agosto fino a settembre. Il fiore può essere utilzzato fresco o essiccato. I diacheni si possono raccogliere all’inizio deIl’autunno mentre le barbe (foglie) e i germogli da primavera all’autunno.

Sia quello selvatico che quello dolce sono sufficientemente resistenti alle patologie da non destare preoccupazione in questo senso.

Il nettare dei fiori richiama insetti e formiche che se ne cibano. E’ l’alimento principe del bruco di Licaone.

Quando si vogliono coltivare i finocchi per i fiori è bene avvolgere l’ombrella in una tulla da confetti in modo da evitere che diventi dimora di qualche insettino rendendoci difficoltosa la raccolta e pulitura.

Ricco di anetolo, l’olio essenziale che gli conferisce il tipico aroma, calmante degli spasmi addominali e dei dolori legati ad infiammazioni del colon, il finocchio è un ottimo alleato dell’apparato digerente, previenela formazione di gas intestinali e favorisce la digestione.

È emmenagogo(capace di regolarizzare il ciclo mestruale in presenza di oligomenorrea e/o dismenorrea), diuretico, carminativo (limita la formazione e soprattutto il ristagno di gas a livello gastro-intestinale, favorendone l’espulsione dallo stomaco e dall’intestino), antiemetico (combatte la temdenza al vomito), aromatico, antispasmodico, anti-infiammatorio epatico. Combatte l’aerofagia e nell’allattamento riduce le coliche d’aria nel neonato

Trova un suo utilizzo nella sindrome da colon irritabile.  A dosi elevate  sembra possa avere effetti allucinogeni.

Per la presenza fitoestrogeni, sostanze estrogeniche naturali, il finocchio favorisce la regolarizzazione del ciclo mestruale, la secrezione lattea e (sembra) prevenire il tumore al seno.

I suoi frutti si usano in pasticceria e come aromatizzanti di salumi  (mortadella) ed antipasti; i gambi giovani  e le guaine fogliari più tenere si utilizzano in insalata o per aromazizzare brodi, minestre, piatti di carne e pesce.

Curiosità: l’espressione “lasciarsi infinocchiare” deriva dall’abitudine dei cantinieri di offrire spicchi di finocchio orticolo a chi si presentava per acquistare il vino custodito nelle botti. Il grumolo infatti contiene sostanze aromatiche che rendono gustoso anche un vino di qualità scadente o prossimo all’acetificazione